I musei del Mugello

I musei del Mugello

I più interessanti Musei del Mugello

La rete museale del Mugello comprende più di 15 musei sparsi su tutto il territorio. Li troviamo in particolare nei comuni di Borgo San Lorenzo, Dicomano, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio, Scarperia e Vicchio. Le tematiche trattate nei musei del Mugello spaziano dall’arte alla storia, dalla natura alle tradizioni locali.
Di seguito una lista di alcuni dei musei più interessanti.

Casa di Giotto: Colle di Vespignano – Vicchio
Gli storici ritengono che questo sia il vero e proprio luogo di nascita di Giotto di Bondone, artista geniale che rivoluzionò l’arte figurativa. La casa, ristrutturata più volte durante i secoli, è oggi aperta al pubblico come laboratorio creativo, spazio multimediale e museo interamente dedicato a Giotto. Vi si trovano video esplicativi sulla vita e sulle opere dell’artista ed alcune fedeli riproduzioni. E’ spesso teatro di eventi e mostre d’arte.
L’opera di Giotto è ancora oggi protagonista dell’arte grazie a capolavori quali il Crocifisso di Santa Maria Novella e il ciclo di affreschi nella Cappella degli Scrovegni.

Museo Archeologico del Mugello: Palazzo Comunale – Dicomano
Nel museo sono esposti reperti storici che spaziano dalla preistoria al rinascimento. Si tratta di oggetti di varia natura rinvenuti sul territorio del Mugello tra Barberino, San Piero a Sieve e Vicchio. Le sale del museo ospitano resti di vasellame e ceramiche antiche oltre a moltissime steli funerarie risalenti al periodo etrusco. La civiltà etrusca, inizialmente stanziatasi nei pressi di Fiesole, frequentava il territorio mugellano soprattutto come luogo di transito e di commercio per raggiungere la Pianura Padana.
Il museo è inoltre collegato agli Scavi Archeologici di Frascole. In questa località, appena fuori dal centro di Dicomano, sono tornate alla luce importanti testimonianze storiche. Si possono ammirare le fondamenta dell’antica chiesa romanica di San Martino al Poggio, i ruderi di un edificio etrusco e una stele funeraria decorata da un bassorilievo.

Museo dei Ferri Taglienti: Palazzo dei Vicari – Scarperia
Scarperia è un piccolo borgo nel cuore del Mugello, famoso per la produzione artigianale di coltelli. Il coltello era un utensile fondamentale per ogni attività: dal lavoro nei campi ai pellegrinaggi. Nessun uomo, nobile o contadino, se ne separava mai. E’ un oggetto onnipresente nella storia dell’uomo.
La tradizionale produzione di coltelli impiegava buona parte della popolazione di Scarperia. Adesso che tale attività si è drasticamente ridotta, la memoria ed il saper fare del passato è conservato nel Museo dei Ferri Taglienti. Nel museo è in mostra una collezione di lame dalle varie fogge, utilità e forme. Si imparano a conoscere le varie parti che lo costituiscono e le differenze tra i diversi tipi di lama e materiale.

Museo della Manifattura Chini: Villa Pecori-Giraldi – Borgo San Lorenzo
Il museo ripercorre la storia della Fornace di San Lorenzo in cui la famiglia Chini produceva ceramiche e vetrate di gran moda nel periodo liberty. Fondatore della manifattura di Borgo San Lorenzo fu Galileo Chini, con l’aiuto del cugino Chino, nel 1906, prima di allora infatti la famiglia era stata attiva solo a Firenze. Grande esempio di artigianato artistico, i prodotti della fornace furono un immediato successo, tanto che l’arte di Galileo iniziò ad essere richiesta anche all’estero. Molti edifici storici sparsi in tutta Italia e nel mondo sono ancora oggi decorati da ceramiche e vetrate della famiglia Chini.
La produzione, iniziata nell’800, cessò dopo i bombardamenti che colpirono il paese nel 1943. I danni furono infatti tanto ingenti da impedire una ripresa delle attività.

Museo del Paesaggio Storico dell’Appennino: Abbazia di San Pietro – Firenzuola
Nel museo viene messo in evidenza il cambiamento del paesaggio appenninico dal medioevo a oggi. Prima della costruzione di una rete stradale affidabile e sicura, il Mugello, come altre zone montane, era un territorio isolato che rispondeva solo alle esigenze delle persone che lo abitavano.
Le prime vie di comunicazione che permettevano di attraversare i monti furono lo stimolo necessario allo sviluppo dei borghi. Sorsero ospedali, chiese, dogane, alberghi e osterie destinati ad accogliere i pellegrini, i mercati ed i viaggiatori. La stessa Abbazia di San Pietro, che ospita il museo, fu costruita ad uso dei pellegrini che si trovavano a dover valicare le montagne.